Il tribunale di Siena dopo il processo, condanna il calciatore Manolo Portanova ad una pena di 6 anni di reclusione. La giustizia ha deciso ed emesso la sentenza anche per lo zio Alessio Angella. Ma rivediamo come si sono svolti i fatti e il perchè.
Lo stupro
Per seguire le partite di calcio, avere i pronostici dei bookmakers e vantaggiose opportunità sulle statistiche o quote, puoi accedere su Bonus Scommesse e cogliere l’opportunità di usufruire dei premi attivi sul sito. Una studentessa 19enne tra la notte del 30 e 31 Maggio scorso, ha subito un abuso sessuale da parte di un gruppo di amici dove risultava esserci anche Manolo Portanova e suo zio Alessio Angella, i quali hanno organizzato un festino in un appartamento nei pressi di Piazza del Campo di Siena. La giovane 19enne credendo di farsi la serata da sola con il calciatore del Genoa, invece, viene stuprata e maltrattata da questi ragazzi in gruppo, dunque si è ritrovata a subire una vera e propria violenza sessuale. Dopo l’episodio, la giovane ha denunciato tutto alle forze dell’ordine e raccontato il fatto specificando persone, luogo e dettagli vari, affermando di aver vissuto un abuso sessuale. La studentessa inoltre, ha confessato che oltre ad essere stata torturata e malmenata è stata anche filmata durante gli abusi. Il calciatore del Genoa Manolo Portanova e lo zio Alessio Angella, hanno condiviso insieme agli altri ragazzi lo stupro sulla giovane studentessa fino a che in seguito non sono partite le indagini per scoprire la verità.
La condanna del calciatore
Per fare un piatto veloce e gustoso in cucina, su questo link proproniamo la ricetta delle patate al forno con tutti i trucchi del mestiere. Quindi per accertarsi che la 19enne stesse dicendo il vero sul giocatore del Genoa soprattutto, le indagini si sono svolte molto accuratamente. Il tribunale di Siena, dopo aver interrogato più volte la studentessa e il gruppo di ragazzi , alla fine ha condannato a 6 anni di reclusione sia il giocatore Manolo Portanova che lo zio Alessio Angella i quali hanno voluto il rito abbreviato, mentre riguardo agli altri ragazzi che hanno fatto parte del gruppo, si è agito in via ordinaria quindi per ora, sono rinviati a giudizio fino dell’udienza preliminare. Il giudice inoltre, nella sentenza, ha esposto un risarcimento danni per la somma di 100.000 euro a favore della studentessa per gli abusi subiti dal gruppo e dal calciatore, più 20 mila euro a favore della madre della 19enne e altri 10 mila per l’associazione “Donna chiama Donna” che ha contribuito come parte civile sulla difesa della giovane. Le indagini tuttavia non sono state facili, ma piuttosto veloci in modo che si sapesse la verità.
Il film dello stupro
Infatti le indagini svolte dalle forze dell’ordine, hanno rilasciato le prove necessarie che incolpano il calciatore Manolo Portanova e tutti gli altri colpevoli. Il film che è stato registrato durante lo stupro dallo stesso gruppo di ragazzi, mostra anche la giovane che viene malmenata e presa a botte. La 19enne ovviamente è stata interrogata molte più volte per oltre sette ore in un’aula protetta del palazzo di giustizia di Siena, per vedere per l’appunto se manteneva nel raccontare la verità nei dettagli, che alla fine gli viene riconosciuta. La giovane è stata collegata in diretta con la stanza del dibattimento per essere ovviamente sottoposta ad un confronto con i legali dei colpevoli. Qui, l’avvocato del calciatore, Gabriele Bordoni al termine dell’udienza ha proposto un risarcimento danni ma la stessa ragazza lo ha rifiutato inizialmente, poi il tribunale di Siena ha ritenuto quel risarcimento necessario dopo aver condannato Manolo Portanova a 6 anni di reclusione.
Le parole del calciatore del Genoa Manolo Portanova
Tuttavia il giocatore del Genoa, Manolo Portanova è rimasto sconvolto dicendo comunque più volte di essere innocente, mentre la 19enne è crollata a piangere davanti a tutti perchè la giustizia ha creduto in lei. Infatti, qui, l’avvocato della studentessa, Jacopo Meini, finita la sentenza ha commentato: ” La mia cliente, ringrazia tutti quanti per aver svolto molto bene il vostro lavoro dedicandovi a lei e chi le sta vicino. In più la ragazza vuole anche ringraziare vivamente le forze dell’ordine per aver fatto le indagini molto rapidamente per arrivare a concludere velocemente il problema, infatti per lei questo gesto le ha fatto ritrovare una seconda famiglia che l’ha saputa supportare per tutto il tempo fino alla fine di questa sentenza! Io sono contento per il caso risolto, soprattutto per lei perché questi processi non si svolgono mai così rapidamente a causa delle indagini ma sia il pm che gli inquirenti sono stati bravi soprattutto nel saper sequestrare i telefoni che hanno rilasciato le prove del film sull’abuso subito!”.
La società del Genoa Calcio
La 777 Partners, proprietaria del Genoa Calcio, sull’accaduto non ha voluto rilasciare nessun commento soprattutto sul calciatore Manolo Portanova. Ma nonostante tutto e la pena da scontare, sembra che il giocatore del Genoa scende in campo lo stesso anche se nella sfida contro la Sudtirol resta fuori. Il club del Genoa, intanto, si becca commenti poco carini da parte dei tifosi e nello stesso tempo si sporca con la gaffa che ha commesso il calciatore. Ma come se nulla fosse, Manolo Portanova continua a giocare tanto che domenica scorsa era in campo nella sfida contro il Cittadella. Una condanna che forse ancora non parte definitivamente? Oppure si nasconde altro sotto l’episodio?